VITTORIA BUSSI
Il tentativo anticonformista del record dell’ora di Endura
L’ORA PER L’OUTSIDER
Arrivare ad un passo dalla conquista dell’UCI Hour Record è una grossa conquista. Fare tutto ciò autofinanziando il tentativo, a solo quattro anni dalla scoperta di questo sport, e poco dopo aver concluso gli studi per un dottorato, è ancora più impressionante.
I dettagli del tentativo di record di Vittoria Bussi, svoltosi in Aguascalientes, Mexico, nell’ottobre 2017 – un “debutto” che l’ha vista crollare a soli 404 metri dal traguardo di Evelyn Stevens, 20 mesi prima – sono solo il contorno di una storia complessa e ispiratrice.
È una storia, al momento della scrittura, senza una fine ben definita. Bussi, dottoressa in matematica, e il suo compagno Rocco, non possono permettersi un altro tentativo autofinanziato per la conquista della record della striscia blu del ciclismo, ma nemmeno sono disposti ad accettare la sconfitta.
L’interesse di Endura per questa impresa è naturale. Con due tentativi di successo nel Record dell’Ora già nel suo palmarès (Alex Dowsett #PerfectHour nel maggio 2015 e il successo di Dr Bridie O’Donnell’s nel gennaio 2016), l’Encapsulator Suit del brand di Livingston si è già dimostrata particolarmente adatta a questo compito.
VISIONE A TUNNEL
Le labbra di Bussi sono blu dal freddo. È affascinata dalla galleria del vento nello stabilimento Mercedes-AMG Petronas F1 in Brackley, Inghilterra, ed è lieta di collaborare con l’esperto in aerodinamica Simon Smart, ma pedalare con il vento contrario non è così piacevole come quando è causato da folle di fan, piuttosto che dalle condizioni climatiche.
“È per questo che vivo in Italia”, spiega, e le labbra blu lasciano spazio ai denti bianchi. “Dove c’è il sole”.
Il primo passo significativo del rapporto tra Bussi e Endura è avvenuto nell’agosto 2017, con un invito presso l’Headquarter vicino ad Edimburgo. I tecnici dell’abbigliamento hanno preso le misure e hanno realizzato in loco per lei un Encapsulator Suit su misura. Bussi ha anche lasciato la Scozia con un D2Z Aeroswitch helmet.
AMORE E SOLDI
Vittoria e il suo compagno hanno dato vita a una squadra di ciclismo, la BJ Bike Club. Vittoria è al centro dell’attenzione, ma l’intenzione è quella di ispirare i giovani ciclisti. Il proseguimento di questo progetto dipende dalla capacità di Vittoria di rivendicare il record dell’ora. Niente di meno potrebbe essere così stimolante, lei crede.
“Abbiamo bisogno di soldi”, spiega Rocco. “Dal punto di vista dell’equipaggiamento abbiamo quasi tutto, ma dobbiamo coprire i costi fissi, come ad esempio il controllo UCI anti doping. Il punto non è diventare ricchi. Abbiamo già speso un sacco di soldi, e posso dirvi che non viviamo in grandi case e non soggiorniamo in hotel a cinque stelle. Se riusciremo a trovare un velodromo ad un prezzo ragionevole, Vittoria ci andrà. Questa è la sua vita”.
Bussi fa eco ai sentimenti del suo compagno e aggiunge alcuni dettagli logistici: un tentativo fatto in Europa, durante i mesi invernali, richiederebbe il riscaldamento del velodromo; non solo per mantenerlo al caldo, ma per ridurre la pressione dell’aria.
“Ovviamente, non sto chiedendo uno stipendio”, spiega. “Non voglio diventare ricca con questo tentativo. Per ora, voglio solo un’opportunità per farlo, e in futuro, chissà se il progetto del Team andrà avanti, cosicché potrò scrivere “Sono orgogliosa di essere la detentrice del Record dell’Ora”. Sarebbe bello, ma per ora ho solo bisogno di un supporto per coprire i costi fissi”.
UN GIOCO DI NUMERI
Bussi divide l’appeal del Record dell’Ora in due aree distinte: fisica e psicologica. È un’atleta di endurance con un raro pedigree, oltre che un docente universitario.
L’ex campione olimpico nell’inseguimento, Andrea Collinelli, considerando il suo talento per la squadra Italiana di atletica, ha perso poco tempo nel raccomandarle un tentativo al Record dell’Ora.
“Il Record dell’Ora è davvero un grande sforzo, una sfida; qualcosa in cui stai spingendo oltre il limite ogni giorno. Non ti stai allenando per una gara; ti stai allenando per pedalare più veloce di quanto abbiamo pedalato gli umani fino a quel momento, quindi devi davvero spingerti oltre il limite ogni giorno”.
BELLE ITALIA
Se Bussi dovesse tentare una seconda volta il Record dell’Ora, vorrebbe farlo in Italia. La storia del ciclismo italiano è ricca, ma quello di Vittoria sarebbe solo il sesto Record dell’Ora, se lo conseguisse.
“Sarebbe bello, e più prestigioso, farlo in Italia al livello del mare; vedere un tentativo italiano di Record dell’Ora in un velodromo italiano”, dice Bussi. “Ho sofferto l’altitudine in Mexico, e non ne ho tratto alcun vantaggio”.
UN SOGNO TROPPO FORTE DA MORIRE
Il fallimento con un margine così ridotto deve essere difficile da elaborare. Per 48 minuti, ha superato il ritmo richiesto per battere il record, poi ha iniziato a perdere un secondo al giro, ad ogni giro, per gli ultimi 10 minuti. Qualsiasi tormento fisico in pista è stato spazzato via dal peso psicologico di arrivare alla fine di una strada metaforica.
“È stato deludente. Siamo una squadra, quindi tu deludi non solo te stesso, ma chiunque altro sia nella tua squadra, e specialmente Rocco. Ma ho realizzato tutto solo dopo la prima notte, alla fine, di essere delusa, non solo per il mio risultato, ma perché significava la fine di un sogno.”
Ciò nonostante…Bussi è di buon umore quando ci incontriamo nella galleria del vento Mercedes F1. L’invito di Endura a collaborare con Smart ha riacceso la sua passione. Il sogno, a quanto pare, è ancora vivo.
Footnotes Images by Sean Hardy and Falk Meier
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